Archivi categoria: OCCUPAZIONE MILITARE

A Foras chiama gli artisti – Più ospedali meno militari

[PIU’ OSPEDALI / MENO MILITARI, CON L’ARTE FAI LA TUA PARTE]

Pasticceria, artigianato, olio su tela, matita su foglio, disegno tecnico, fumetto. Abbiamo creato una sezione sul sito di a Foras, per raccogliere tutti gli spunti e i contributi che ci state inviando in questi giorni.

Cliccate su https://aforas.noblogs.org/artworks/

Continuate a inviare i vostri lavori, se volete con una piccola descrizione alla mail aforasinfo@gmail.com o per messaggio privato alla pagina facebook di A Foras o sul suo profilo instagram.

Sotto le prime opere arrivate ad A Foras.

SantaNatza Protettrice
Issettande sos malos penitente
apo vidu su focu trop’ardente
apo vidu grigliones et cadenas
ferros, marteddos e tenatzas..
Libera nos a malo
Militum magis in valetudinariis ..in Foras qui iam tum AMEN
Frolla decorata con ghiaccia reale e colori alimentari prendete e mangiatene tutti

“Una porta si apre, sul tavolo delle trattative! Colti di sorpresa nascondono gli arti sotto il legno; ma uno nn vuole, non riesce, ormai ha già le mani sopra! Gli accordi son presi! Possono dirsi soddisfatti! Dicono che andrà tutto bene!…”

A Foras lancia la campagna “Più ospedali meno militari”

Una delle prime foto di adesione alla campagna di A Foras

I cieli dell’isola si preparano, a partire dal 20 aprile,  ad essere solcati dai caccia dell’Aeronautica Militare impegnati in una nuova vergognosa tornata di esercitazioni, mentre i sardi si preparano ad entrare nell’abisso della crisi economica.. In qualche modo, bisogna reagire. Da A Foras arriva una campagna, questo è ciò che si può fare fin tanto che saremo costretti in casa.

La vergognosa ripresa delle esercitazini era già stata denunciata da A Foras nelle scorse settimane. Dall’Aeronautica era arrivata una secca smentita, che però è durata solo un paio di giorni. Poi la conferma, dal 20 aprile si spara a Capo Frasca e dal 22 tocca a Quirra. Di seguito l’appello di A Foras.

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★★Isole in lotta contro l’occupazione militare★★ // Benefit Furia Rossa

Cenàbara 24 de Austu 2018
Laboratoriu Polìticu Sa Domu, bia Lamarmora, 126 (Casteddu)

h 18_ Dibatu “Isulas in luta contra s’ocupatzioni militari” cun
A Foras e No Muos

h 21.30_ cuntzertu cun:

• Giorgigheddu
• Agenzia TuttoFare – Il Bunker
• Futta

a sighì Area Vasta X Karasau in DJ SET

///Chena e tzilleri a pretzius populari in aportu a su protzessu chi teneus su 2 de su mesi de Ladamini in Aristanis///

*****

Venerdì 24 Agosto 2018
Laboratorio Politico Sa Domu, via Lamarmora,126 (Cagliari)

h 18_ Confronto-Dibattito “Isole in lotta contro l’occupazione militare” con
A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna e No Muos

h 21.30_ live music

• Giorgigheddu
• Agenzia TuttoFare – Il Bunker
• Futta
a seguire Area Vasta X Karasau DJ SET

/// Cena e tzilleri a prezzi popolari durante tutta la serata///

-benefit spese legali Collettivo Furia Rossa-Oristano

IL DELITTO E LA SOLENNITÀ (“questo è il mio corpo”: la Rwm e l’eucarestia)

Lunedi sera, proprio in prima serata, la trasmissione “Presa Diretta” ha mandato un contributo di inchiesta da Domusnovas, realizzato il giorno di Santa Barbara patrona degli esplosivi; nei nostri paesi “Sant’arbara mia ‘e sos campos” era invocata durante le tempeste, quando i fulmini squarciano il cielo e i tuoni fanno ballare la terra; questo effetto di deflagrazione e di panico è il medesimo che si vive nelle esplosioni ed è proprio per questo che dalla scoperta della polvere da sparo in poi ogni deposito di ordigni grande e piccino si fregia del nome e del titolo della povera santa, che nel frattempo è stata però retrocessa dal calendario di santa madre chiesa, dal 1969, a causa della sua incerta storicità. Resta tuttavia, ci ricorda un articolo della rivista “Famiglia Cristiana” del 4 dicembre, una delle sante più venerate al mondo in tutti i continenti, da pompieri, minatori, artificieri e infine anche dalla marina militare italiana: una vera santissima donna cannone.

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Note sull’acquisto della SOGEAOR da parte del DASS

Torna in ballo la questione del Sistema di Navigazione Inerziale.
Cao ha negato a giugno ogni relazione tra il progetto e la 
ricerca militare. Uno dei partner del progetto però, 
la GEM Elettronica, sul suo sito non nega per niente queste 
implicazioni.

Oggi, martedì 28 novembre, si è svolta la conferenza stampa dei due soggetti che hanno acquisito la Società di Gestione dell’Areoporto di Fenosu. Due, non più tre: Il Distretto AeroSpaziale della Sardegna e l’Aeronike. Manca la Nurjana Technologies, che pure figurava insieme alle altre due nel raggruppamento temporaneo d’imprese che aveva partecipato alla gara d’appalto. Il motivo per cui la Nurjana Technologies non ha perfezionato la sua partecipazione non lo conosciamo e crediamo sarebbe positiva una spiegazione di questo fatto. Ad ogni modo i due soggetti hanno esposto in linea generale i loro progetti per il futuro di Fenosu, nel comunicato stampa è dichiarato esplicitamente che non ci sarà «alcuna relazione con scenari di guerra neppure simulata». Bene, siamo convinti che questa netta affermazione sia il frutto del lavoro che da qualche anno ormai porta avanti A Foras – Contr’a s’ocupatzione militare de sa Sardigna, di attenta vigilanza e denuncia dei rapporti fra il DASS e il complesso dell’industria bellica. Non ci fidiamo, per il semplice fatto che quando si tratta di argomenti così delicati, fidarsi significa essere superficiali: garantiamo che vigileremo fin da oggi perché questa affermazione non venga smentita dai fatti.

E quest’opera di vigilanza inizia fin da subito. Da fonti stampa apprendiamo che durante la conferenza si è fatto riferimento, fra le altre cose, a possibili sviluppi dell’accordo di ricerca sul Sistema Inerziale di Navigazione con Airbus Space and Defence, il ramo militare del colosso francese dell’areonautica, e la GEM Elettronica di San Benedetto del Tronto, membro del DASS.

 

Insomma, dire che la ricerca sui Sistemi Inerziali di Navigazione non ha niente a che vedere con la ricerca militare ci sembra quantomeno ardito

 

 

Un’altra immagine da cui è facile dedurre che né la GEM elettronica né l’INS sono esenti da implicazioni militari

Qualche mese fa, a giugno, era stata proprio la Furia Rossa a rilanciare la notizia del probabile utilizzo di Fenosu per lo sviluppo del Sistema Inerziale, notizia già uscita sulla stampa nel 2016 e recuperata dai ragazzi e le ragazze del Comitato studentesco contro l’occupazione militare della Sardegna. In quell’occasione Giacomo Cao, presidente del DASS, aveva smentito ogni ipotesi di utilizzo a scopi di ricerca militare, o dual use, di Fenosu e sull’accordo con Airbus aveva detto: «non prevede alcuna applicazione di tipo militare, [ma] non consente di essere divulgato. Saranno i risultati a dimostrare che non vengono prese in considerazione applicazioni di tipo militare ma solo di tipo civile». Ora, noi non abbiamo nessuna ragione per dubitare della buonafede di Cao. Ci interessa però far notare che sul sito della GEM Elettronica i riferimenti al Sistema Inerziale di Navigazione sono inseriti proprio nella pagina dedicata alla ricerca Military & Defence o comunque accompagnati da immagini e diciture significative, cosa non di secondo piano visto che i siti di questo tipo di aziende sono una sorta di brochure web e quindi devono rappresentare secondo i principi del marketing i punti di forza della propria azienda. Insomma, non riusciamo proprio a metterci l’anima in pace e le rassicurazioni di Cao ci sembrano assolutamente insufficienti. Può sorgere naturalmente il dubbio che tutte le cose belle promesse nella conferenza stampa (paracadutismo, areoturismo, protezione civile e ambientale) non siano l’obiettivo principale degli acquirenti del DASS, ma che piuttosto questo possa essere l’utilizzo in partnership con due aziende operanti nel settore della difesa (GEM Elettronica e Airbus Space and Defence) per lo sviluppo di progetti coperti da segreto industriale. Ora, considerando tutti i soldi pubblici spesi negli ultimi anni per Fenosu e che il DASS è un soggetto a forte partecipazione pubblica, chiediamo la massima trasparenza ai soggetti politici coinvolti in questa operazione e vi assicuriamo che noi vigileremo.