Archivi categoria: COMUNICATI&DOCUMENTI

UN NOSTRO COMPAGNO INDAGATO PER I BLOCCHI DEI PASTORI

Un procedimento penale è stato avviato in questi giorni a carico di un nostro compagno per aver partecipato a una manifestazione dei pastori svoltasi l’11 Febbraio 2019 sulla 131 all’altezza di Uras.

I reati contestati sono quelli di manifestazione non preavvisata, partecipazione a pubblica manifestazione con il volto travisato e blocco stradale. Queste ultime due fattispecie in particolare sono state recentemente interessate dai decreti sicurezza di Salvini, che ha reso nuovamente penale il reato di blocco stradale e ha fortemente aumentato sia le sanzioni economiche che quelle detentive per i reati in questione, nell’ottica di contrastare e punire chi manifesta per i diritti sociali.

Le accuse sono assolutamente pretestuose, infatti il nostro compagno – che tra l’altro si è imbattuto casualmente nella manifestazione mentre percorreva la 131 – non può in alcun modo essere considerato tra i promotori nemmeno secondari della manifestazione, tantomeno può essere considerata vera l’accusa di aver avuto il volto travisato, cosa che peraltro non avrebbe avuto alcun senso, in una situazione di piazza in cui vi era spesso vicinanza fisica e dialogo tra pastori e fdo. Ci chiediamo infine se la mera presenza in una manifestazione in cui si blocca una strada costituisca di conseguenza reato di blocco stradale.

Respingiamo al mittente queste provocazioni e cogliamo l’occasione per rinnovare in maniera ancora più forte tutta la nostra vicinanza ai pastori e ai solidali colpiti dalla repressione, che a quanto pare è l’unica risposta insieme alla propaganda che questo governo riesce a dare ai bisogni sociali delle lavoratrici e dei lavoratori sardi.

Collettivo Furia Rossa

Il 18 Marzo assemblea plenaria di Caminera Noa

Per un nuovo movimento popolare sardo mutualistico e solidale

  Bauladu, 18 marzo
Pro una Caminera Noa
Il 18 marzo è convocata a Bauladu, presso il centro Servizi in via S. Lorenzo, alle 10.30, l’Assemblea Plenaria del percorso politico “Caminera Noa”.
L’assemblea è aperta a tutti coloro i quali sono interessati alla costruzione di un soggetto-progetto politico popolare mutualistico ed egualitario. Un progetto frutto dell’interazione delle tante vertenze presenti nell’Isola e delle tante realtà di liberazione sociale e mutuo soccorso che molti aderenti portano già avanti nelle loro comunità. Un soggetto riconoscibile e capace di radicarsi nella nostra terra a partire dalla condivisione dei valori fondamentali che tracciano il cammino: l’antirazzismo, la sostenibilità, il no al liberismo, il diritto all’autodeterminazione.
Dallo scorso 26 luglio, data della prima assemblea che ha unito tantissimi soggetti, comitati e organizzazioni dei vari territori, Caminera Noa è stata attiva nelle lotte e nelle denunce contro lo sfruttamento dei tirocinanti, per lo studio della lingua e della cultura sarda nelle scuole, per il diritto all’autodeterminazione del popolo catalano.
A Bauladu arriverà a un punto decisivo un percorso intrapreso e condiviso da tante e tanti negli scorsi mesi, che auspica di diventare ancora più includente accogliendo nuove idee e punti di vista. L’obiettivo è infatti quello di sviluppare un discorso ancora più ampio e programmatico sul futuro e le reali possibilità della Sardegna e dei suoi abitanti.
Programma Assemblea Plenaria di Caminera Noa,
Bauladu 18 marzo 2018
Centro Servizi S. Lorenzo, via S. Lorenzo
Ore 10:30
Accreditamento
Ore 11:00
Presentazione di Caminera Noa dall’assemblea di S. Cristina del 23 luglio a oggi
Ore 11:30
Discussione libera su bozza manifesto politico, progetti tematici e organizzazione del percorso politico
Ore 13:30
Pausa Pranzo
Ore 15:00
Deposito emendamenti scritti al manifesto politico
Deposito proposte operative scritte
Deposito proposte modelli organizzativi scritti
16:00
Lettura delle proposte
16:30
Discussione proposte ed eventuali emendamenti
18:00
Votazione e chiusura lavori plenaria
******

https://www.facebook.com/UnaCamineraNoa/

Note sull’acquisto della SOGEAOR da parte del DASS

Torna in ballo la questione del Sistema di Navigazione Inerziale.
Cao ha negato a giugno ogni relazione tra il progetto e la 
ricerca militare. Uno dei partner del progetto però, 
la GEM Elettronica, sul suo sito non nega per niente queste 
implicazioni.

Oggi, martedì 28 novembre, si è svolta la conferenza stampa dei due soggetti che hanno acquisito la Società di Gestione dell’Areoporto di Fenosu. Due, non più tre: Il Distretto AeroSpaziale della Sardegna e l’Aeronike. Manca la Nurjana Technologies, che pure figurava insieme alle altre due nel raggruppamento temporaneo d’imprese che aveva partecipato alla gara d’appalto. Il motivo per cui la Nurjana Technologies non ha perfezionato la sua partecipazione non lo conosciamo e crediamo sarebbe positiva una spiegazione di questo fatto. Ad ogni modo i due soggetti hanno esposto in linea generale i loro progetti per il futuro di Fenosu, nel comunicato stampa è dichiarato esplicitamente che non ci sarà «alcuna relazione con scenari di guerra neppure simulata». Bene, siamo convinti che questa netta affermazione sia il frutto del lavoro che da qualche anno ormai porta avanti A Foras – Contr’a s’ocupatzione militare de sa Sardigna, di attenta vigilanza e denuncia dei rapporti fra il DASS e il complesso dell’industria bellica. Non ci fidiamo, per il semplice fatto che quando si tratta di argomenti così delicati, fidarsi significa essere superficiali: garantiamo che vigileremo fin da oggi perché questa affermazione non venga smentita dai fatti.

E quest’opera di vigilanza inizia fin da subito. Da fonti stampa apprendiamo che durante la conferenza si è fatto riferimento, fra le altre cose, a possibili sviluppi dell’accordo di ricerca sul Sistema Inerziale di Navigazione con Airbus Space and Defence, il ramo militare del colosso francese dell’areonautica, e la GEM Elettronica di San Benedetto del Tronto, membro del DASS.

 

Insomma, dire che la ricerca sui Sistemi Inerziali di Navigazione non ha niente a che vedere con la ricerca militare ci sembra quantomeno ardito

 

 

Un’altra immagine da cui è facile dedurre che né la GEM elettronica né l’INS sono esenti da implicazioni militari

Qualche mese fa, a giugno, era stata proprio la Furia Rossa a rilanciare la notizia del probabile utilizzo di Fenosu per lo sviluppo del Sistema Inerziale, notizia già uscita sulla stampa nel 2016 e recuperata dai ragazzi e le ragazze del Comitato studentesco contro l’occupazione militare della Sardegna. In quell’occasione Giacomo Cao, presidente del DASS, aveva smentito ogni ipotesi di utilizzo a scopi di ricerca militare, o dual use, di Fenosu e sull’accordo con Airbus aveva detto: «non prevede alcuna applicazione di tipo militare, [ma] non consente di essere divulgato. Saranno i risultati a dimostrare che non vengono prese in considerazione applicazioni di tipo militare ma solo di tipo civile». Ora, noi non abbiamo nessuna ragione per dubitare della buonafede di Cao. Ci interessa però far notare che sul sito della GEM Elettronica i riferimenti al Sistema Inerziale di Navigazione sono inseriti proprio nella pagina dedicata alla ricerca Military & Defence o comunque accompagnati da immagini e diciture significative, cosa non di secondo piano visto che i siti di questo tipo di aziende sono una sorta di brochure web e quindi devono rappresentare secondo i principi del marketing i punti di forza della propria azienda. Insomma, non riusciamo proprio a metterci l’anima in pace e le rassicurazioni di Cao ci sembrano assolutamente insufficienti. Può sorgere naturalmente il dubbio che tutte le cose belle promesse nella conferenza stampa (paracadutismo, areoturismo, protezione civile e ambientale) non siano l’obiettivo principale degli acquirenti del DASS, ma che piuttosto questo possa essere l’utilizzo in partnership con due aziende operanti nel settore della difesa (GEM Elettronica e Airbus Space and Defence) per lo sviluppo di progetti coperti da segreto industriale. Ora, considerando tutti i soldi pubblici spesi negli ultimi anni per Fenosu e che il DASS è un soggetto a forte partecipazione pubblica, chiediamo la massima trasparenza ai soggetti politici coinvolti in questa operazione e vi assicuriamo che noi vigileremo.

Sa die de sa Sardigna contr’a s’ocupatzione militare: Oristano c’è.

LQuirra‘assemblea di A Foras, che si riunisce ormai da quasi un anno mettendo insieme le varie anime del movimento contro l’occupazione militare della Sardegna ha lanciato per il 28 aprile un corteo presso il Poligono Interforze del Salto di Quirra.

Il 28 aprile non è una data qualunque, è il giorno della festa nazionale sarda, anniversario della cacciata dei piemontesi da Casteddu nel 1794. Oggi l’occupazione militare è uno degli elementi più marcati e più dannosi dello sfruttamento coloniale messo in atto contro la nostra terra.

Continua la lettura di Sa die de sa Sardigna contr’a s’ocupatzione militare: Oristano c’è.