Il 18 Marzo assemblea plenaria di Caminera Noa

Per un nuovo movimento popolare sardo mutualistico e solidale

  Bauladu, 18 marzo
Pro una Caminera Noa
Il 18 marzo è convocata a Bauladu, presso il centro Servizi in via S. Lorenzo, alle 10.30, l’Assemblea Plenaria del percorso politico “Caminera Noa”.
L’assemblea è aperta a tutti coloro i quali sono interessati alla costruzione di un soggetto-progetto politico popolare mutualistico ed egualitario. Un progetto frutto dell’interazione delle tante vertenze presenti nell’Isola e delle tante realtà di liberazione sociale e mutuo soccorso che molti aderenti portano già avanti nelle loro comunità. Un soggetto riconoscibile e capace di radicarsi nella nostra terra a partire dalla condivisione dei valori fondamentali che tracciano il cammino: l’antirazzismo, la sostenibilità, il no al liberismo, il diritto all’autodeterminazione.
Dallo scorso 26 luglio, data della prima assemblea che ha unito tantissimi soggetti, comitati e organizzazioni dei vari territori, Caminera Noa è stata attiva nelle lotte e nelle denunce contro lo sfruttamento dei tirocinanti, per lo studio della lingua e della cultura sarda nelle scuole, per il diritto all’autodeterminazione del popolo catalano.
A Bauladu arriverà a un punto decisivo un percorso intrapreso e condiviso da tante e tanti negli scorsi mesi, che auspica di diventare ancora più includente accogliendo nuove idee e punti di vista. L’obiettivo è infatti quello di sviluppare un discorso ancora più ampio e programmatico sul futuro e le reali possibilità della Sardegna e dei suoi abitanti.
Programma Assemblea Plenaria di Caminera Noa,
Bauladu 18 marzo 2018
Centro Servizi S. Lorenzo, via S. Lorenzo
Ore 10:30
Accreditamento
Ore 11:00
Presentazione di Caminera Noa dall’assemblea di S. Cristina del 23 luglio a oggi
Ore 11:30
Discussione libera su bozza manifesto politico, progetti tematici e organizzazione del percorso politico
Ore 13:30
Pausa Pranzo
Ore 15:00
Deposito emendamenti scritti al manifesto politico
Deposito proposte operative scritte
Deposito proposte modelli organizzativi scritti
16:00
Lettura delle proposte
16:30
Discussione proposte ed eventuali emendamenti
18:00
Votazione e chiusura lavori plenaria
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https://www.facebook.com/UnaCamineraNoa/

Se i Centri per l’Impiego promuovo tirocini abusivi…

I Centri per l’Impiego della provincia di Oristano, in buona compagnia con tutti quelli della Sardegna, continuano a promuovere e attivare tirocini abusivi nel settore della ristorazione e del turismo (e non solo).

Occorrono nozioni base di diritto del lavoro, che gli operatori dei CPI dovrebbero avere, per sapere che i tirocinanti non possono svolgere attività meramente pratiche e manuali e non possono partecipare alla capacità produttiva di una impresa. Il tirocinio non costituisce un rapporto di lavoro ma unicamente una esperienza formativa per il tirocinante che, grazie all’affiancamento a un tutor, può conoscere dall’interno un determinato contesto lavorativo, vedere e conoscere in modo diretto come si svolge una professione o un mestiere, incrementare le proprie conoscenze e così poter orientare le proprie scelte nel mondo del lavoro. Lo svolgimento del tirocinio durante la stagione estiva per fare camerieri, lavapiatti, addetti al ricevimento, baristi, banconieri e altre figure affini, è quindi per sua natura incompatibile con i principi che regolano tale strumento.

In questo periodo, dove le attività ricettive e turistiche iniziano a formare i propri organici per la stagione estiva, si nota un incremento delle offerte di tirocinio in questo settore, visibili nei vari siti di incontro tra domanda e offerta di lavoro e anche nei social network; particolarmente grave è che alcune di queste offerte, e quindi questa pratica abusiva e illegale, sia veicolata attraverso i canali istituzionali della Regione Sardegna e promossa dagli uffici territoriali dell’ASPAL, cioè di un organismo tecnico della RAS.

Siamo stanchi di rapporti di lavoro subordinato mascherati da tirocini, siamo stanchi di queste pratiche di sfruttamento e della loro normalizzazione che è sempre più ricatto nei confronti della forza lavoro giovanile; il lavoro va pagato e regolarizzato secondo la contrattazione collettiva senza possibilità di mediazione.

Chiediamo che le offerte di tirocinio incongruenti attualmente promosse dai CPI siano cancellate dai canali ufficiali; chiediamo maggiori controlli da parte della sede territoriale dell’INL e un controllo specifico e mirato verso quei tirocini già attivati per i lavori a bassa specializzazione dove, in caso di non rispetto delle regole e come prevede la normativa, si dovrà procedere con la trasformazione del tirocinio in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

Collettivo Furia Rossa – Oristano