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Note sull’acquisto della SOGEAOR da parte del DASS

Torna in ballo la questione del Sistema di Navigazione Inerziale.
Cao ha negato a giugno ogni relazione tra il progetto e la 
ricerca militare. Uno dei partner del progetto però, 
la GEM Elettronica, sul suo sito non nega per niente queste 
implicazioni.

Oggi, martedì 28 novembre, si è svolta la conferenza stampa dei due soggetti che hanno acquisito la Società di Gestione dell’Areoporto di Fenosu. Due, non più tre: Il Distretto AeroSpaziale della Sardegna e l’Aeronike. Manca la Nurjana Technologies, che pure figurava insieme alle altre due nel raggruppamento temporaneo d’imprese che aveva partecipato alla gara d’appalto. Il motivo per cui la Nurjana Technologies non ha perfezionato la sua partecipazione non lo conosciamo e crediamo sarebbe positiva una spiegazione di questo fatto. Ad ogni modo i due soggetti hanno esposto in linea generale i loro progetti per il futuro di Fenosu, nel comunicato stampa è dichiarato esplicitamente che non ci sarà «alcuna relazione con scenari di guerra neppure simulata». Bene, siamo convinti che questa netta affermazione sia il frutto del lavoro che da qualche anno ormai porta avanti A Foras – Contr’a s’ocupatzione militare de sa Sardigna, di attenta vigilanza e denuncia dei rapporti fra il DASS e il complesso dell’industria bellica. Non ci fidiamo, per il semplice fatto che quando si tratta di argomenti così delicati, fidarsi significa essere superficiali: garantiamo che vigileremo fin da oggi perché questa affermazione non venga smentita dai fatti.

E quest’opera di vigilanza inizia fin da subito. Da fonti stampa apprendiamo che durante la conferenza si è fatto riferimento, fra le altre cose, a possibili sviluppi dell’accordo di ricerca sul Sistema Inerziale di Navigazione con Airbus Space and Defence, il ramo militare del colosso francese dell’areonautica, e la GEM Elettronica di San Benedetto del Tronto, membro del DASS.

 

Insomma, dire che la ricerca sui Sistemi Inerziali di Navigazione non ha niente a che vedere con la ricerca militare ci sembra quantomeno ardito

 

 

Un’altra immagine da cui è facile dedurre che né la GEM elettronica né l’INS sono esenti da implicazioni militari

Qualche mese fa, a giugno, era stata proprio la Furia Rossa a rilanciare la notizia del probabile utilizzo di Fenosu per lo sviluppo del Sistema Inerziale, notizia già uscita sulla stampa nel 2016 e recuperata dai ragazzi e le ragazze del Comitato studentesco contro l’occupazione militare della Sardegna. In quell’occasione Giacomo Cao, presidente del DASS, aveva smentito ogni ipotesi di utilizzo a scopi di ricerca militare, o dual use, di Fenosu e sull’accordo con Airbus aveva detto: «non prevede alcuna applicazione di tipo militare, [ma] non consente di essere divulgato. Saranno i risultati a dimostrare che non vengono prese in considerazione applicazioni di tipo militare ma solo di tipo civile». Ora, noi non abbiamo nessuna ragione per dubitare della buonafede di Cao. Ci interessa però far notare che sul sito della GEM Elettronica i riferimenti al Sistema Inerziale di Navigazione sono inseriti proprio nella pagina dedicata alla ricerca Military & Defence o comunque accompagnati da immagini e diciture significative, cosa non di secondo piano visto che i siti di questo tipo di aziende sono una sorta di brochure web e quindi devono rappresentare secondo i principi del marketing i punti di forza della propria azienda. Insomma, non riusciamo proprio a metterci l’anima in pace e le rassicurazioni di Cao ci sembrano assolutamente insufficienti. Può sorgere naturalmente il dubbio che tutte le cose belle promesse nella conferenza stampa (paracadutismo, areoturismo, protezione civile e ambientale) non siano l’obiettivo principale degli acquirenti del DASS, ma che piuttosto questo possa essere l’utilizzo in partnership con due aziende operanti nel settore della difesa (GEM Elettronica e Airbus Space and Defence) per lo sviluppo di progetti coperti da segreto industriale. Ora, considerando tutti i soldi pubblici spesi negli ultimi anni per Fenosu e che il DASS è un soggetto a forte partecipazione pubblica, chiediamo la massima trasparenza ai soggetti politici coinvolti in questa operazione e vi assicuriamo che noi vigileremo.

A FENOSU IL RAMO MILITARE DI AIRBUS?

Il lavoro di ricerca dei ragazzi e delle ragazze del Comitato studentesco contro l’occupazione militare della Sardegna ha permesso di trovare un documento del DASS dove si parla di Fenosu. Si tratta della brochure di presentazione del DASS (http://www.dassardegna.eu/wp-content/uploads/2017/05/Brochure_DASS_29-05-2017.pdf). A pagina 26 viene riportato un articolo del 7 luglio 2016 dell’edizione cagliaritana della Nuova Sardegna, in cui viene presentato con grande clamore un accordo riguardo lo sviluppo di un sistema di localizzazione definito Sistema Inerziale, fra il Distretto Aerospaziale e la società Airbus Defence and Space, ossia il ramo militare di Airbus. Il Sistema Inerziale fondamentalmente serve a individuare con grande precisione la posizione di un velivolo in qualsiasi momento, laddove il GPS ha invece necessità della copertura satellitare: è qualcosa che già si applica alle navi e ai veicoli terrestri, ma che nel campo areonautico ha bisogno di ulteriori studi. Sicuramente una volta sviluppato può essere applicato a tutti i tipi di velivoli, compresi quelli militari, nonché ai missili. E i dubbi sul rapporto tra questo progetto e l’industria militare diventano insostenibili quando appunto entra in gioco la Airbus Defence and Space che produce soprattutto aerei militari. Fenosu è citato non nelle dichiarazioni di Cao, ma in quelle di Pietro Andronico, amministratore delegato di Nurjana Technologies, (che insieme ad Aeronike e DASS costituisce il raggruppamento temporaneo di imprese che ha acquistato la SOGEAOR), con un passato in Vitrociset e con esperienza nel ramo dela tecnologia e ricerca militare come facilmente visibile dal suo profilo Linkedn. Andronico dichiara: “l’ipotesi è quella di appoggiarsi agli aeroporti di Fenosu e di Tortolì“. Questo Cao si è dimenticato di dirlo nelle dichiarazioni alla Nuova del 21 aprile scorso – non sappiamo perché – ma in ogni caso questo piccolo accenno è presente nella brochure del DASS aggiornata al 29 maggio scorso il che ci lascia pensare che il progetto sia ancora in piedi e che l’acquisto della SOGEAOR sia avvenuto in vista di questo obiettivo, vista anche la coincidenza temporale. Purtroppo cosa ci sia in questo accordo fra Airbus Defence and Space e DASS non possiamo saperlo, si tratta di una scrittura fra società di diritto privato, ma ci sia permesso di esprimere qualche dubbio. Se c’è di mezzo Airbus Defence and Space è evidente come la realizzazione di questo sistema inerziale verrà applicata anche agli aerei militari: perché altrimenti avrebbe dovuto investire il ramo militare di Airbus e non quello civile? E allora Cao, se vuole convincerci, deve mostrare l’accordo con Airbus e dimostrare che non ci sarà alcuna implicazione militare; inoltre continuiamo a chiederci quale sarà la ricaduta occupazione e in generale economica sul territorio oristanese con progetti di questo tipo e anche qua vorremmo vedere delle risposte da parte di Cao e degli enti pubblici coinvolti nella svendita della SOGEAOR.

Comitato No Basi – Oristano