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Le lotte in Sardegna: dalla marginalità politica alla centralità

Viviamo in un’epoca cupa, in cui non si capisce bene se sia peggiore la realtà in cui viviamo o il modo in cui la descriviamo. Un pessimismo profondo, non dell’intelligenza ma della volontà, circonda la nostra attività politica da tempo e poche luci sembrano indirizzare il nostro cammino.

C’è una sola certezza, nessuno di noi è sufficiente a se stesso: né come singoli né come organizzazioni. Questa frase non vuole tracciare il profilo dell’obiettivo dell’unione a tutti i costi, dell’integrazione forzata tra esperienze politiche di diversa matrice, della realizzazione di cartelli elettorali. Può essere un obiettivo meritorio, ma sono altre le sedi in cui va perseguito e altri i soggetti che devono proporlo. La nostra auto-insufficienza – chi più, chi meno, ne soffrono tutti i soggetti che compongono la galassia di chi lotta per cambiare in Sardegna lo status quo – è in primo luogo teorica: è nel dibattito e nel ragionamento che dobbiamo aiutarci l’un con l’altro, senza la pretesa di dover arrivare a un punto condiviso nel ragionamento.

Cinque anni fa il Collettivo Furia Rossa organizzò un’assemblea, presso il teatro San Martino di Oristano, intitolata Dalle lotte territoriali alla lotta collettiva per una Sardegna migliore. Fu un incontro partecipato e produttivo, quantomeno dal punto di vista della costruzione di relazioni fra i partecipanti. Fra i punti affrontati in quella sede, alcuni possono essere ritenuti particolarmente fecondi e meritevoli di un ulteriore approfondimento.

Lo scenario politico è però sicuramente cambiato, con l’eccezione del rapporto di sudditanza tra la Sardegna e l’Italia, immutato nelle sue caratteristiche generali da anni e, a nostro giudizio, primo obiettivo di qualsiasi battaglia politica che punti al cambiamento dello status quo in Sardegna. È ormai palese uno spostamento a destra del baricentro politico, laddove in precedenza avevamo assistito a uno slittamento verso destra camuffato da posizioni teoriche legate alla cosiddetta Terza via, con evidenti conseguenze estremamente preoccupanti sul piano dell’autoritarismo e della riduzione degli spazi di libertà. Si pongono poi sul tavolo due grosse questioni: quella del regionalismo differenziato e quella dell’abolizione, de facto, dell’obbligo della progressività dell’imposizione fiscale. Si prospetta, all’orizzonte, una riforma costituzionale che aumenterà – in piena continuità col precedente tentativo renziano – i poteri dell’esecutivo, in combinato disposto con strumenti legislativi di rango inferiore che rafforzano il potere degli organi periferici del governo centrale: questure e prefetture. Da non dimenticare il costante peggioramento della situazione internazionale, tra imperialismo e violazione costante del diritto dei popoli all’autodeterminazione. Si è inoltre imposto con forza a tutti il problema della questione ambientale. Tutto questo accade mentre si assiste, quasi impotenti, a uno sfilacciamento del tessuto sociale, con un aumento preoccupante di fenomeni legati all’intolleranza e manifestazioni di un comportamento squadrista che fanno temere già per il futuro prossimo. La cornice è quella di un incremento delle discriminazioni, sulla base del genere, dell’etnia di appartenenza, delle preferenze sessuali, della confessione religiosa, delle possibilità economiche e della provenienza sociale, con una costante compressione delle sfere di diritti che sembravano ormai definitivamente acquisiti.

Crediamo con forza che sia necessario confrontarsi e dialogare sul nostro ruolo, di movimenti radicali, in questo scenario. Per questo vi invitiamo, a cinque anni di distanza dall’incontro del 31 agosto e nel decimo anno di attività del nostro collettivo, ad un’assemblea aperta, che si terrà a Oristano domenica primo settembre dalle ore 10.30 al Teatro San Martino. Il titolo è il seguente: Politica in Sardegna, la sfida dei tempi: dalla marginalità alla centralità politica.

Presentazion del libro “Non si ruba sul latte versato”

Si terrà mercoledì 8 Maggio alle ore 17 da Librid (piazza Eleonora) la presentazione oristanese del libro “Non si ruba sul latte versato. Sullo sciopero dei pastori sardi”.
Il libro, realizzato dalla redazione di Infoaut e edito da DeriveApprodi, è un racconto sulle proteste dei pastori che hanno attraversato la Sardegna negli scorsi mesi e ripercorre gli avvenimenti attraverso testimonianze dirette e con le parole dei protagonisti seguendo un filo preciso della rivolta: lo scontro con gli industriali è stato uno scontro di classe?

Qui l’evento facebook —> https://www.facebook.com/events/892665841085114/

Proiezione “Sulla mia pelle” a Oristano

***AGGIORNAMENTO: NECESSARIA PRENOTAZIONE”
Davvero tanta gente si è mostrata interessata alla proiezione del film su Stefano Cucchi. La sala del Centro Servizi Culturali è grande, ma può contenere al massimo 99 persone. Per questo vi chiediamo di darci conferma della vostra effettiva partecipazione con un messaggio privato alla pagina del Collettivo Furia Rossa entro la mezzanotte di domenica 28 Ottobre. Così potremo organizzarci e capire in che modo soddisfare le esigenze di tutti. Grazie per l’attenzione

Il Collettivo Furia Rossa-Oristano, il Centro Servizi Culturali Oristano e l’ Associazione Stefano Cucchi – Onlus organizzano la proiezione del film “Sulla mia pelle. Gli ultimi sette giorni di Stefano Cucchi”. L’evento si svolgerà lunedì’ 5 novembre, a partire dalle 18:00, nei locali del Centro Servizi Culturali di Via Carpaccio a Oristano. Nei prossimi giorni pubblicheremo il programma completo della serata.

 

Totu un’àtera storia

Totu un’àtera stòria non vuole essere un momento di dibattito scientifico. Vuole essere un momento in cui appassionati, studiosi e persone interessate parlano di storia della Sardegna. Dal dibattito non verranno fuori grandi scoperte o rivoluzioni teoriche, non ci interessa quello. Speriamo che venga fuori però un arricchimento generale per coloro che vi prendono parte, nella prospettiva di un confronto fra diverse discipline e fra diversi punti di vista e soprattutto con l’occhio sempre ben fermo al presente. Conoscere la nostra storia per capire dove abbiamo sbagliato e cosa possiamo recuperare del nostro passato con l’obiettivo di costruire un futuro diverso per questa terra e per chi la abita.
Il primo tavolo cercherà di affrontare una dicotomia fondamentale nella storia sarda, quella fra città e campagna. Nello specifico saranno la Città per eccellenza, Cagliari, sede di tutta la macchina regionale e la piccola Cabras, dove un pugno di pescatori mise in piedi una lotta durata più di vent’anni per ottenere la gestione dello stagno. La burocrazia e la politica regionale dovettero fare i conti con quella mobilitazione, ma li fecero a modo loro. Enrico Lobina, militante del circolo cagliaritano ME-TI e profondo conoscitore della storia e della realtà amministrativa sarda, ci racconterà qualche aspetto di quella retorica della riforma che ha permeato l’attività della Regione Autonoma Sarda per sessant’anni e Davide Pinna, militante del Collettivo Furia Rossa, dialogherà con lui, raccontandoci in parte come la retorica della riforma abbia influenzato quella lotta.
Nel secondo tavolo vedremo come ancora oggi l’eredità della Prima Guerra Mondiale influenzi l’immaginario collettivo sardo. Omar Onnis, storico e autore di numerosi libri sulla Sardegna, affronterà nello specifico quello che è stato la Prima Guerra Mondiale per i sardi e le conseguenze che quell’importante evento storico ha avuto sulla nostra terra, sia a livello materiale che a livello ideologico. Con lui dialogherà Andria Pili, studente cagliaritano e militante dell’associazione giovanile indipendentista SCIDA, che si concentrerà soprattutto sulla storia della Brigata Sassari, destreggiandosi fra la costruzione del mito e la realtà storica, spesso nascosta dalla celebrazione di un’ideale che non esiste veramente.
Il terzo tavolo infine vedrà Gigi Olla, insegnante e curatore del sito www.dpsarda.wordpress.com, dialogare con l’ex sindaco di Laconi e membro di Democrazia Proletaria Sarda Paolo Pisu. Il tema sarà quello della storia singolare di DP Sarda, forse uno dei primi esperimenti di incontro fra la sinistra marxista e la questione nazionale sarda.

PROGRAMMA

I Mesa, 17:00

▸ Sartus e citadis, is movimentus popolaris e sa polìtica riformista de sa RAS.
Focus a pitzu de sa luta de is piscadoris de Crabas e de sa retòrica de sa reforma de sa RAS de su ’45 a oi.

Dibatint Enrico Lobina, Davide Cuccureddu Pinna.

II Mesa, 18:30

▸ Prima Gherra Mondiali e Brigata Sassari. Ita nd’est abarrau in s’imaginàriu sardu?

Dibatint Omar Onnis e Andrìa Pili.

III Mesa, 19:30

▸ “Democrazia Proletaria Sarda”, candu sa manca atòbiat sa chistioni natzionali.

Gigi Olla intervistat Paolo Pisu

★★Isole in lotta contro l’occupazione militare★★ // Benefit Furia Rossa

Cenàbara 24 de Austu 2018
Laboratoriu Polìticu Sa Domu, bia Lamarmora, 126 (Casteddu)

h 18_ Dibatu “Isulas in luta contra s’ocupatzioni militari” cun
A Foras e No Muos

h 21.30_ cuntzertu cun:

• Giorgigheddu
• Agenzia TuttoFare – Il Bunker
• Futta

a sighì Area Vasta X Karasau in DJ SET

///Chena e tzilleri a pretzius populari in aportu a su protzessu chi teneus su 2 de su mesi de Ladamini in Aristanis///

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Venerdì 24 Agosto 2018
Laboratorio Politico Sa Domu, via Lamarmora,126 (Cagliari)

h 18_ Confronto-Dibattito “Isole in lotta contro l’occupazione militare” con
A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna e No Muos

h 21.30_ live music

• Giorgigheddu
• Agenzia TuttoFare – Il Bunker
• Futta
a seguire Area Vasta X Karasau DJ SET

/// Cena e tzilleri a prezzi popolari durante tutta la serata///

-benefit spese legali Collettivo Furia Rossa-Oristano