Il reato di solidarietà – Documento per l’assoluzione del collettivo

IL REATO DI SOLIDARIETÀ
Il caso della famiglia Spanu: appello per l’assoluzione del Collettivo ‘Furia Rossa’ di Oristano

Si avvia alla conclusione presso il tribunale di Oristano il processo intentato contro tre giovani attivisti del Collettivo Furia Rossa, per un articolo di critica dell’operato della Questura in occasione di uno sfratto, avvenuto nel 2015 nelle campagne di Arborea.

La vicenda, maturata a causa della situazione debitoria di una azienda familiare nel rapporto con una banca, aveva comportato l’abbandono forzato della fattoria e dell’abitazione da parte della famiglia Spanu, da un lato con l’intervento attivo della forza pubblica e dall’altro con il dispiegamento di una resistenza passiva da parte della rete di solidarietà maturata in quei giorni.

La gravità del fatto (catena debitoria, perdita dei beni primari) era apparsa emblematica della precipitazione sociale nella quale stavano cadendo molte famiglie contadine; e tuttavia questa gravità, che costituisce il centro del problema, è stata successivamente adombrata dalla ribalta che si è determinata con la denuncia di diffamazione, elevata per iniziativa della Questura medesima a carico di alcuni dei contestatori di prima linea, appunto il Collettivo Furia Rossa. In ragione di un epiteto, che si assume come volgare ma di uso assolutamente comune e nei contesti più svariati, i giovani Davide Pinna, Mario Figus e Marco Contu sono stati chiamati a processo con una richiesta di risarcimento di oltre duecentomila euro da parte dei denuncianti e di otto mesi di reclusione da parte del pubblico ministero.

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Aquí no se rinde nadie!

Ringraziamo Massimo Carlotto, uno dei massimi esponenti internazionali del romanzo noir, per la sua dedica al nostro Collettivo in vista del 24 Febbraio!
In un incredibile ritorno del reato di opinione, in quella data il giudice deciderà sulla richiesta del pm di condannarci a 8 mesi di reclusione per aver pubblicato un articolo in cui si accusava lo stato di avere utilizzato “violenza” durante lo sfratto di una famiglia di contadini ad Arborea.

Aquí no se rinde nadie!

 

Rassegna stampa sull’ultima udienza

Di seguito la rassegna stampa sul processo per il reato di opinione al nostro Collettivo che si sta svolgendo presso il Tribunale di Oristano. Il pubblico ministero Giuseppe Scarpa, durante l’udienza del 27 Gennaio, ha chiesto 8 mesi di reclusione per Davide, Marco e Mario.

La Nuova Sardegna, «Polizia offesa, condannateli» ☛ https://www.lanuovasardegna.it/oristano/cronaca/2020/01/28/news/polizia-offesa-condannateli-1.38396726

L’Unione Sarda, Diffamazione ai danni della polizia, chiesti otto mesi per tre studenti ☛ https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/oristano-provincia/2020/01/27/diffamazione-ai-danni-della-polizia-chiesti-otto-mesi-per-tre-stu-136-980273.html

LinkOristano.it, Chiesti otto mesi per i tre militanti di Furia Rossa accusati di diffamazione ☛ https://www.linkoristano.it/prima-categoria/2020/01/28/chiesti-otto-mesi-tre-militanti-furia-rossa-accusati-diffamazione/
Furia Rossa: sit-in di solidarietà per i militanti a processo ☛ https://www.linkoristano.it/prima-categoria/2020/01/27/furia-rossa-sit-solidarieta-militanti-processo/

Per alcuni videoracconti rimandiamo a SardignaNatzione.Tv

Chiesti 8 mesi di reclusione

Oggi la pubblica accusa ha chiesto la nostra condanna a 8 mesi di reclusione.
La parte civile ha chiesto che la eventuale condizionale venga applicata solo dopo il pagamento di 150mila euro di provvisionale.

Siamo convinti che in questo processo, come peraltro ha ben spiegato la nostra avvocatessa Manconi nella sua magistrale arringa, i vertici della Questura vogliono provare a colpire la nostra militanza politica utilizzando l’assurdo espediente della diffamazione e mettendo quindi in discussione il diritto di critica politica.

Siamo sereni, perché siamo nel giusto e attendiamo fiduciosi la sentenza del giudice che si terrà il 24 Febbraio.
Vogliamo ringraziare di vero cuore i patrioti, i compagni, gli amici che oggi son venuti a Oristano per stare al nostro fianco e non ci hanno lasciato soli. La solidarietà è tutto ciò che abbiamo.