Documento finale dell’Assemblea Popolare sull’impianto solare-termodinamico di San Quirico.

asssanquirico2 La prima assemblea popolare sull’impianto solare-termodinamico di San Quirico, svoltasi il 10 febbraio, ha visto la partecipazione di un centinaio di oristanesi, volenterosi di informarsi in relazione a un progetto di cui fino a qualche mese fa la maggior parte dei cittadini non sapeva niente. Il progetto infatti era noto all’amministrazione fin dall’autunno 2013, eppure si è arrivati a un livello definitivo di progettazione senza che il comune si preoccupasse minimamente di svolgere una campagna informativa presso i cittadini. Il sindaco e la giunta hanno ritenuto fosse superfluo interpellare i cittadini, anche solo con l’intermediazione del Consiglio Comunale, in relazione alla convenzione stipulata tra il comune di Oristano e la San Quirico Solar Power srl. Quest’atteggiamento cozza con quanto scritto nel programma della coalizione di centrosinistra, in cui si parlava di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini. La scelta del sindaco è stata quella di fare le cose dentro le stanze del potere e anche persone che hanno sostenuto la sua candidatura nel 2012 hanno sottolineato e criticato questo aspetto durante l’assemblea; anche il TAR della Sardegna ha ribadito, in una sentenza relativa al progetto delle serre fotovoltaiche di Narbolia, che i comuni sono obbligati a svolgere un’informazione effettiva dei cittadini e non possono dunque limitarsi alla pubblicità degli atti prevista dalla legge.

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Insieme a te non ci sto più (II lettera a Guido Tendas)

In questi giorni la vita politica oristanese è animata dal dibattito sulla possibile nascita di un impianto Solare-Termodinamico a San Quirico fortemente appoggiata dalla amministrazione comunale.
Quando in campagna elettorale parlavamo di valorizzazione non intendevamo “termovalorizzazione”, ma ridare vita alla nostra città, alla nostra campagna, al nostro mare.

E’ grave soprattutto che l’amministrazione si ostini a prendere accordi su opere invasive e gravose per l’ambiente senza minimamente prendere in considerazione il parere dei cittadini. Ecco, noi ricordiamo bene che in campagna elettorale fu detto “Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia”. Noi non vogliamo che si faccia come ad Atene, ci basta che si faccia come ad Oristano, ci basta che le cose vengano discusse e portate a conoscenza dei cittadini prima che le decisioni siano irreversibili, perché a noi le cose ci piacciono alla luce del sole, anche se non siamo specchi di Archimede.
Per noi valorizzare significa creare, sperimentare, ma anche ridare vita all’esistente, valorizzare il capitale umano. Invece in tre anni, a parte qualche raro caso, ci siamo fossilizzati sul vecchio anziché mirare al nuovo. Perché è vero che cambiare costa, che rivoluzionare comporta anche sacrifici, ma d’altronde chi non osa vivrà sempre di rimpianti. Abbiamo avuto l’occasione, la stiamo sprecando. Volevamo essere avanguardia e siamo finiti per essere spettatori di un gioco che a noi non piace.

Noi non ci stiamo, e questa città la vogliamo difendere e la vogliamo vivere, in un ambiente sano e vivibile.
Ricordo queste parole nel programma: Perché sia realizzato un corridoio verde che dalla città dovrà raggiungere Monte Arci (…) in modo che tutto il territorio, considerata l’orografia pianeggiante di Oristano, sia percorribile con piste ciclabili e camminamenti verso le Frazioni, Torregrande, il mare, lungo il fiume, verso il monte e verso i paesi limitrofi.
Probabilmente qualcuno si è perso in qualche sentiero di montagna


ASSEMBLEA POPOLARE SULL’IMPIANTO SOLARE-TERMODINAMICO DI SAN QUIRICO

24Insieme al Comitato Salute Oristano e al Comitato per la Tutela e lo Sviluppo di Torregrande, il Collettivo Furia Rossa-Oristano e il Collettivo Studentesco Antonio Gramsci – Oristano
invitano tutta la cittadinanza a prendere parte all’assemblea popolare informativa sull’impianto solare-termodinamico che dovrebbe sorgere a San Quirico, in territorio del comune di Oristano. Si tratta di un impianto di produzione energetica ibrido, che combina lo sfruttamento dell’energia solare con un inceneritore che arriverà a bruciare 75 tonnellate di legna al giorno. È spiacevole notare come debbano essere dei comitati e dei collettivi a sostituirsi all’amministrazione comunale nello svolgere il lavoro di informazione e coinvolgimento della cittadinanza, ma tant’è e ci assumiamo volentieri questa responsabilità. Il progetto si trova già al vaglio dei tecnici della Regione e i tempi stringono per chi volesse presentare delle osservazioni in merito a eventuali controindicazioni.

ODG dell’assemblea:

– Presentazione degli aspetti tecnici della questione.
– Valutazione delle mosse politiche necessarie a favorire il coinvolgimento della cittadinanza nel processo decisionale.

KOBANE, ROJAVA, KURDISTAN: UNA RIVOLUZIONE CONTRO LA BARBARIE

 

23I Kurdi, dalle lotte di liberazione nazionale alla resistenza contro l’ISIS.

Chi sono i Kurdi? Qual è la storia del popolo che sta resistendo all’ISIS ed è riuscito a liberare Kobane dall’assedio stretto dai soldati del califfato? Un popolo diviso fra tante organizzazioni politiche, alcune delle quali sono state in grado di creare in pieno Medioriente dei movimenti di massa laici e che perseguono la piena uguaglianza dei generi; uno spaccato di un mondo che non conosciamo bene; un possibile esempio per la Sardegna.

Ne parliamo con:

– Antonello Pabis, presidente dell’ASCE e osservatore
– Salvatore Drago, dirigente USB e osservatore
– Nicola Melis, docente presso l’Università di Cagliari di Storia dell’Islam e Storia dell’Africa.
– Apo Bakrak della comunità Kurda in Sardegna