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Una Boldrini non fa primavera

Oristano agghindata, e schiaffeggiata dal vento, ha accolto in questi giorni di inizio primavera la presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini. È stata una splendida occasione per la piccola classe politica locale per scatenarsi in polemiche, il più delle volte sterili, culminate nel ridicolo del dividere il fronte degli studenti scatenando la gara a chi è migliore fra i classicisti e quelli delle altre scuole.

Queste visite ufficiali lasciano sempre una brutta sensazione, quella della colonia britannica che accoglie i membri del parlamento di Westminster sfoggiando tutto il folclore possibile. L’impressione è quella che abbiamo bisogno di dimostrarci particolari e speciali alla classe dirigente italiana, citando personaggi del nostro passato (e magari ricontestualizzandoli in maniera storicamente ridicola) e dimostrando come siamo tuttora legati alle tradizioni (che invece spesso sono diventate pura esaltazione folcloristica a scopi turistici) e questo è il sintomo più evidente del fatto che non riusciamo ad elaborare una coscienza di popolo radicata nel presente e proiettata nel futuro, che ci auto-consideriamo un aborto di nazione che ha bisogno del sostegno esterno per non morire definitivamente. Continua la lettura di Una Boldrini non fa primavera

NO ALL’IMPIANTO: UNA VITTORIA DEI CITTADINI E UNA SCONFITTA DI TUTTA LA CLASSE POLITICA ORISTANESE

Maggioranza battuta, giunta Tendas in gravissime difficoltà, e approvazione dell’ordine del giorno contro l’impianto ibrido solare termodinamico – biomasse. Questo il riassunto delle quasi quattro ore di consiglio comunale straordinario di venerdì 20 febbraio.

Il Segretario generale è stato chiaro, l’ordine del giorno ha un valore politico, ma non può 24avere influenza su atti di carattere privatistico fra il comune e l’azienda, nello specifico la convenzione che regolerà i rapporti fra l’amministrazione comunale e la San Quirico Solar Poewer srl, nel caso il progetto venisse approvato dal SAVI. Eppure il nocciolo della questione è proprio questo, il sindaco Tendas e la sua giunta hanno gestito la questione del progetto dell’azienda altoatesina abdicando al proprio ruolo politico e presentandosi come dei notai, per non dire passacarte. E dunque l’ODG, sebbene probabilmente non otterrà gli effetti voluti e il Comune non potrà recedere dalla convenzione firmata con  l’azienda, ha un enorme merito, riportare la questione sul piano politico dal quale era stata sfrattata in maniera abusiva. E oltre a questo merito, che è quello che interessa noi della Furia Rossa, ha tante altre conseguenze politiche che affronteremo più avanti.

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SIMAXIS DICE NO AL COGENERATORE!

Il Comitato Civico per la tutela della Salute di Simaxis vi invita tutti a partecipare alla manifestazione per ribadire il dissenso contro il Cogeneratore che minaccia gravemente il nostro territorio.

Venerdi 20 Febbraio a partire dalle ore 15:00 tutti uniti sfileremo pacificamente per le vie principali del paese per difendere il nostro diritto alla Salute.

Il Cogeneratore ad olio animale che sorge alle porte del centro abitato è attualmente sigillato per irregolarità dai NOE ma è ben lungi dall’essere chiuso per sempre, in quanto è stata tenuta una Conferenza dei Servizi per autorizzarlo a posteriori.

Noi diciamo NO all’ inquinamento da diossina e nano particolati che sono tra i principali fattori ambientali scatenanti di malattie cardio respiratorie e tumori.
Noi difendiamo la nostra terra e il nostro futuro.

Tutti insieme possiamo fermarlo!

PROGRAMMA MANIFESTAZIONE

 Ore 15:00- Raduno presso il Campo Sportivo Comunale, ( largo Carlo Felice)

Ore 15:30- Partenza e corteo per le vie del Paese

Ore 18:00- Rientro al Campo Sportivo, zippolata e concerto del gruppo Nasodoble.

I Nasodoble, capitanati da Alessandro Carta nascono a Sassari nel 2004.
Nell’estate 2014 rilasciano il brillante singolo “Cazz..Boh” nel quale con tragica ironia descrivono il disastro politico, sociale, mafioso, militare e industriale della Sardegna.

http://youtu.be/HykSZCdc3YQ

Non perdetevi la loro performance e tutti insieme
lottiamo per difendere la nostra salute e il territorio.

Il Comitato ringrazia tutti coloro che vorranno dare un contributo con cartelli e striscioni.

Per maggiori info:
fb: Simaxis Comitatocivicoperlasalute
e.mail: comitatocivicosimax@gmail.com

Imoi bastat!

bastatLa storia è sempre la stessa: in Sardegna hanno grandi estensioni di terre, sono pochi e non hanno lavoro.

Avantieri ci hanno riempito di poligoni di tiro, basi militari e nucleari e luoghi top secret: oggi siamo il 2% della popolazione italiana e abbiamo il 67% delle servitù militari italiane, migliaia e migliaia di ettari sottratti alla popolazione e un’alta quanto inquietante percentuale di tumori proprio in quelle aree.

Ieri hanno deciso di regalarci un Piano di Rinascita: hanno costruito decine e decine di fabbriche, cattedrali nel deserto che son durate il tanto di procurare qualche miliardo di profitti ai padroni e il necessario per barattare posti di lavoro e cariche istituzionali per qualche decennio: oggi abbiamo fabbriche chiuse e inquinanti, la socializzazione delle perdite e la regione più povera e con più disoccupazione dello stato italiano.

Oggi hanno deciso che siamo buoni per le energie alternative, e basta un viaggio dal nord al sud per capire la portata del fenomeno: decine di migliaia di ettari di suolo agricolo svenduti a imprenditori di tutto il mondo per costruire campi fotovoltaici e impianti di ogni tipo quasi fosse un nuovo sport. Si prendono i milioni di incentivi per le energie alternative, ci abbindolano dando al progetto o all’affare un nome in sardo, due parole sulla salubrità dell’impianto e qualche posto di lavoro per qualche mese e su sardu, omine balente, est frigau! In realtà non è che un nuovo tipo di colonialismo: il capitale si evolve e non diventa buono perché investe in energia pulita, la sua logica è solo una ed è quella del profitto. Ovviamente ce ne accorgeremo dopo venti anni quando ricorderemo ai nostri figli che anche quella volta abbiamo barattato il lavoro con la salute e la distruzione del nostro territorio; quando ricorderemo che  un ricco signore di Bolzano è venuto nella nostra terra e siccome aveva i soldi gli abbiamo permesso di cambiare l’ecosistema delle nostre campagne dove un tempo coltvavamo di tutto e lì, lui, si è fatto i milioni grazie ai nostri campi e oggi l’unica cosa che resta sono tonnellate di ferraglia che dobbiamo smaltire coi nostri soldi. Che non abbiamo.
IMOI EST S’ORA DE DD’ACABAI! SU POPULU DETZIDIT, SU SINDIGU FIRMA!

Documento finale dell’Assemblea Popolare sull’impianto solare-termodinamico di San Quirico.

asssanquirico2 La prima assemblea popolare sull’impianto solare-termodinamico di San Quirico, svoltasi il 10 febbraio, ha visto la partecipazione di un centinaio di oristanesi, volenterosi di informarsi in relazione a un progetto di cui fino a qualche mese fa la maggior parte dei cittadini non sapeva niente. Il progetto infatti era noto all’amministrazione fin dall’autunno 2013, eppure si è arrivati a un livello definitivo di progettazione senza che il comune si preoccupasse minimamente di svolgere una campagna informativa presso i cittadini. Il sindaco e la giunta hanno ritenuto fosse superfluo interpellare i cittadini, anche solo con l’intermediazione del Consiglio Comunale, in relazione alla convenzione stipulata tra il comune di Oristano e la San Quirico Solar Power srl. Quest’atteggiamento cozza con quanto scritto nel programma della coalizione di centrosinistra, in cui si parlava di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini. La scelta del sindaco è stata quella di fare le cose dentro le stanze del potere e anche persone che hanno sostenuto la sua candidatura nel 2012 hanno sottolineato e criticato questo aspetto durante l’assemblea; anche il TAR della Sardegna ha ribadito, in una sentenza relativa al progetto delle serre fotovoltaiche di Narbolia, che i comuni sono obbligati a svolgere un’informazione effettiva dei cittadini e non possono dunque limitarsi alla pubblicità degli atti prevista dalla legge.

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