La politica allo sbando chiede certezze alla scienza. E dimentica le sue responsabilità

Può sembrare assurdo prendere, come esempio per descrivere questi tempi, una figura di secondo piano come il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. Ma le sue dichiarazioni di ieri al Corriere della Sera, in cui ha affermato che la scienza dovrebbe fornire certezze inconfutabili, hanno effettivamente un valore simbolico molto alto.

Le riporto inegralmente: «Chiedo alla comunità scientifica, senza polemica, di darci certezze inconfutabili e non tre o quattro opzioni per ogni tema. Chi ha già avuto il virus, lo può riprendere? Non c’è risposta. Lo stesso vale per i test sierologici. Pretendiamo chiarezza, altrimenti non c’è scienza. Noi politici ci prendiamo la responsabilità di decidere, ma gli scienziati devono metterci in condizione di farlo. Non possiamo stare fermi finché non arriva il vaccino».
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A Foras lancia la campagna “Più ospedali meno militari”

Una delle prime foto di adesione alla campagna di A Foras

I cieli dell’isola si preparano, a partire dal 20 aprile,  ad essere solcati dai caccia dell’Aeronautica Militare impegnati in una nuova vergognosa tornata di esercitazioni, mentre i sardi si preparano ad entrare nell’abisso della crisi economica.. In qualche modo, bisogna reagire. Da A Foras arriva una campagna, questo è ciò che si può fare fin tanto che saremo costretti in casa.

La vergognosa ripresa delle esercitazini era già stata denunciata da A Foras nelle scorse settimane. Dall’Aeronautica era arrivata una secca smentita, che però è durata solo un paio di giorni. Poi la conferma, dal 20 aprile si spara a Capo Frasca e dal 22 tocca a Quirra. Di seguito l’appello di A Foras.

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Un Conte senza contea, al servizio del miglior offerente

Mentre il teatrino dei social si spella le mani per il presunto blasting del presidente del consiglio ai danni di Meloni e Salvini, forse è il caso di tenere fermo il nostro sguardo sul vero problema: la totale inadeguatezza delle misure economiche che il governo di centrosinistra sta adottando per far fronte al lockdown. La vera notizia dell’irrituale conferenza stampa svolta ieri da Conte è il rifiuto di una qualsiasi forma di tassa patrimoniale. La cosa è passata in secondo piano; dice bene, in una nota pubblicata sulla propria pagina facebook, Potere al Popolo: «Una delle prime cose che si insegnano in retorica è che, se vuoi coprire la vuotezza del discorso o distrarre gli spettatori dal punto principale, devi alzare un picco, con un’immagine, una metafora, un attacco, di modo che l’attenzione si fermi su quel passaggio e metta sullo sfondo il resto». Tra ricerca inutile di una verità assoluta e sbandieramento di feticci economici come gli eurobond, sparisce dalla scena il punto fondamentale: Conte e la sua maggioranza non vogliono redistribuire la ricchezza in Italia e nelle sue colonie. Chi sta entrando nell’abisso della crisi economica ora, fra qualche mese si ritroverà abbandonato a se stesso, in un clima generale da si salvi chi può.

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