Il CSAG di Oristano come ogni anno fa sentire la propria voce contro i test INVALSI e invita tutte le classi al boicottaggio e a denunciare minacce e intimidazioni provenienti da dirigenti e professori. L’anno scorso l’adesione alla protesta a Oristano è stata intensissima, tranne in qualche scuola come alle magistrali dove il fedele soldato del MIUR Maresca dispensa sempre minacce e cattiva informazione.
Cambiano i ministri dell’istruzione e i governi ma continua il progetto di distruzione della scuola pubblica, questa volta con la spinta del ministro Giannini e del premier Renzi.
Anche quest’anno, il 13 Maggio, gli studenti dovranno fare i conti con i test INVALSI.
Si tratta di test somministrati agli alunni delle seconde classi di tutti gli istituti superiori, e a carattere censuario anche alle classi quinte, con il chiaro obbiettivo di estendere gradualmente questi quiz e inserirli nell’esame di maturità. Questi test, spacciati dal Ministero per anonimi, hanno in realtà un codice personale che rende semplice l’identificazione dello studente che ha svolto il singolo compito sia da parte di insegnanti e dirigenti che da parte dell’Istituto Invalsi che con questa schedatura proverà a tracciare un andamento dello studente nel corso della sua carriera scolastica, violandone la privacy e non escludendo azioni repressive nei confronti degli studenti che disubbidiscono a queste pratiche tossiche per la scuola pubblica.
I test potranno addirittura essere utilizzati, come più volte sostenuto dai dirigenti dell’istituto Invalsi, dalle università per selezionare le matricole.
E’ evidente che si punta a creare all’interno dell’istruzione pubblica una divisione fra scuole di serie A e di serie B e università di serie A e di serie B. Si aggiunga che, in base al Sistema Nazionale di Valutazione approvato dal governo Monti, i risultati dei test dal 2014 saranno utilizzati per dare una valutazione alle singole scuole e quindi per creare delle graduatorie in base alle quali il Ministero distribuirà risorse alle scuole più “meritevoli”, abbandonando al loro destino le scuole di periferia e con più difficoltà.1
Non abbiamo paura di essere valutati ma non accettiamo che siano dei quiz a dirci quanto valiamo; quiz che tra l’altro producono una didattica nozionistica e che ci considerano dei numeri: si pensi al fatto che le domande dei test essendo scelte dal Ministero riguardano il programma completo indicato dal Ministero stesso. Chi vive la scuola sa che un programma completo è impossibile da svolgere, sia per la sua ampiezza sia perché rallentare le spiegazioni è spesso necessario per far comprendere al meglio le unità didattiche a tutti gli studenti e per poter ripartire tutti dallo stesso livello.
Nella scuola immaginata da MIUR e Invalsi, in cui istituti, insegnanti e dirigenti sono sottoposti a una costante valutazione, tutto ciò verrebbe meno e avremo come conseguenza una velocizzazione della didattica per svolgere quanto più programma possibile, senza badare alle diversità presenti in una classe, e un ripiegamento su questo tipo di test, essendo questi ultimi quelli che contano per la graduatoria, e ciò porta alla creazione di un preciso modello di scuola, orientando la didattica e contrastando la libertà d’insegnamento.
Una concezione classista ed elitaria dell’istruzione che si nasconde dietro il paravento della meritocrazia e che noi rifiutiamo e combattiamo.
Per questo invitiamo tutte le studentesse e gli studenti delle scuole superiori della Provincia di Oristano a boicottare i test Invalsi il 13 maggio 2014.
Le prove Invalsi, che ricordiamo non sono obbligatorie, possono essere boicottate non entrando a scuola, entrando in ritardo, consegnando in bianco o pasticciando il foglio, dichiarandosi in stato di autogestione.
Invitiamo tutte le studentesse e gli studenti a renderci note in qualsiasi modo minacce, intimidazioni e provvedimenti disciplinari da parte dei dirigenti scolastici o dei professori collaborazionisti verso chi non vorrà sottoporsi ai test. Il nostro Collettivo provvederà a denunciare pubblicamente ogni forma di prevaricazione e ogni abuso di potere.
IL 13 MAGGIO NON RIMANERE A TESTA CHINA, BOICOTTA I TEST!
Collettivo Studentesco Oristanese – Antonio Gramsci
1 Si veda l’ultimo periodo dell’art.1 c.149 lett. b) della legge 228/2012 che recita: A decorrere dal 2014 i risultati conseguiti dalle singole istituzioni sono presi in considerazione ai fini della distribuzione delle risorse per il funzionamento.