Può sembrare assurdo prendere, come esempio per descrivere questi tempi, una figura di secondo piano come il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. Ma le sue dichiarazioni di ieri al Corriere della Sera, in cui ha affermato che la scienza dovrebbe fornire certezze inconfutabili, hanno effettivamente un valore simbolico molto alto.
Le riporto inegralmente: «Chiedo alla comunità scientifica, senza polemica, di darci certezze inconfutabili e non tre o quattro opzioni per ogni tema. Chi ha già avuto il virus, lo può riprendere? Non c’è risposta. Lo stesso vale per i test sierologici. Pretendiamo chiarezza, altrimenti non c’è scienza. Noi politici ci prendiamo la responsabilità di decidere, ma gli scienziati devono metterci in condizione di farlo. Non possiamo stare fermi finché non arriva il vaccino».
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