La notizia è di qualche giorno fa: il progetto, della bolzanese Solar Power, per la costruzione di una centrale di produzione energetica mista termodinamico/biomasse nei terreni della borgata agricola di San Quirico, tra Oristano e Palmas Arborea, è stato bloccato dagli uffici regionali. L’azienda non era effettivamente in possesso di di tutti i terreni coinvolti nel progetto, questa la motivazione dello stop. In tanti si stanno attribuendo in questi giorni parte del merito ed effettivamente in tanti hanno contribuito: noi però crediamo fermamente che il primo e principale ringraziamento debba essere rivolto ai membri del Comitato per la Salute e la Qualità della vita di San Quirico e Tiria, che hanno lottato instancabilmente per anni contro un progetto i cui risvolti politici – e forse anche giudiziari – non sono ancora del tutto chiari. La Furia Rossa denunciò mesi fa l’esistenza di sostenitori occulti all’interno della classe politica regionale e locale, persone che sostenevano il progetto senza però esporsi direttamente. La guerra, spiegano i membri del comitato, non è ancora finita, ma quella messa a segno nei giorni scorsi potrebbe essere una vittoria decisiva.
Quasi quattro anni fa, il 10 febbraio 2015, il nostro collettivo organizzò insieme ai membri del comitato una delle primissime iniziative pubbliche contro il progetto. All’assemblea presero parte poco meno di cento persone, riempiendo la sala CPS del Liceo Classico De Castro. Slogan dell’assemblea una frase dal significato molto preciso: IL POPOLO DECIDE, IL SINDACO FIRMA. Altri tempi, forse, ma quella sala piena è la dimostrazione che anche a Oristano le persone si muovono, se si lavora bene.