Arriva in Sardegna il ministro dell’Ambiente. Per quanto ancora ci dovete prendere per il culo sul deposito unico delle scorie nucleari?

La campagna elettorale va avanti come sempre, con i classici presunti grandi nomi che arrivano dal continente per sostenere i candidati unionisti. Per i 5 Stelle questo weekend è la volta del ministro dell’Ambiente, il carabiniere Sergio Costa.  Ci chiediamo con che faccia questo signore si presenti qui e fra le tante ragioni ce n’è una in particolare che vogliamo mettere in evidenza: sono anni che aspettiamo la mappa dei luoghi che potrebbero ospitare il deposito unico italiano delle scorie nucleari. Costa qualche mese fa, in una conferenza stampa, ha detto che a suo parere è improbabile che venga scelta la Sardegna. Ma il suo parere, cosa conta? Ben poco, noi vorremmo vederlo scritto sulla carta in maniera definitiva. Invece no, sono anni che i governi italiani temporeggiano nel pubblicare la carta dove verranno indicati i siti che potrebbero ospitare il deposito: indiscrezioni, ipotesi, pareri… tutte cose che non valgono nulla, perché l’unica certezza la avremo solo quando vedremo che in quella mappa la Sardegna non c’è.

Nei fatti, ci troveremo di fronte all’ennesima presa in giro da campagna elettorale. Siamo sicuri che qualche giornalista porrà a Costa la fatidica domanda, ma siamo altrettanto sicuri che la risposta non ci soddisferà neanche un po’. Infatti, è abbastanza improbabile (speriamo di essere smentiti) che Costa mostri le carte e dica: “Ecco la mappa ragazzi: come vedete, la Sardegna non c’è!”.

Giusto per capirci, non è questione di essere NIMBY. La Sardegna sopporta già un peso enorme per quanto riguarda la colonizzazione energetica: una parte consistente dell’elettricità prodotta nell’isola viene esportata in continente e non abbiamo mai tratto alcun vantaggio dalla breve stagione nucleare italiana, quindi non è affar nostro lo smaltimento delle scorie. Caro governo italiano, “aiutatevi a casa vostra” come vi piace tanto dire, e abbiate il coraggio di scrivere nero su bianco, prima delle elezioni regionali, che in Sardegna non ci sarà neanche un metro quadro adibito a deposito di scorie nucleari.